Museo Paolo Barrasso – installazione temporanea “la tana della lontra”

Localizzazione: Caramanico Terme (Pe)
Committenza: Corpo forestale dello stato – Ufficio territoriale per la biodiversità di Pescara
Importo lavori: Euro 120.000,00
Realizzazione: Neon Jolly, anno 2008

L’allestimento realizzato mostra un simbolico interno della tana della lontra, dove gruppi di bambini possono fare esperienze similari a quelle del piccolo animale, scoprendo le sue caratteristiche e abitudini.

Al percorso si accede dal piano terra del museo Barrasso. Una pannello espositivo addossato alla scala di collegamento tra il piano terra e il piano primo, presenta ai visitatori il protagonista dell’allestimento, la lontra, e invita i bambini ad inserirsi all’interno di una cavità di cui si scorge l’apertura.

Percorrendo carponi il breve tratto del sottoscala si raggiunge un piccolo ambiente delimitato da pareti e controsoffitto in cartongesso, trattati con tinte ai silicati delle tonalità dell’azzurro. In una di queste pareti si innesta un tubo in plastica, percorribile come uno scivolo, che immette al piano sottostante. In questo ambiente vengono proiettate immagini che rappresentano il tratto subacqueo di un torrente. Inoltre per meglio rendere l’atmosfera di questo spazio è stata pavimentata l’area con una resina in tonalità dell’azzurro.

Il percorso didattico inferiore è costituito da due spazi messi in comunicazione tra loro da un’aperura. Dopo aver visitato la prima sala, che ospita due videoproiezioni, un gioco didattico e un diffusore di oli essenziali che alludono alla presenza di erba fresca nella tana, si sale verso il vano di collegamento, da cui si riscende nel secondo ambiente. In questa sala, dove hanno luogo altre due videoambientazioni, si conclude il percorso didattico e si risale di nuovo, attraverso una scala presistente, al piano terreno.

Per ricreare la sensazione olfattiva della tana, sono stati utilizzati solo oli essenziali estratti da erbe officinali al fine di escludere l’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero risultare dannose per la salute dei fruitori.