Museo Antropogeografico di Amandola (AP)

 

Localizzazione: Amandola (Ap)
Committenza: Comune di Amandola
Importo lavori: Lire 777.708,900
Realizzazione: Carsa, 2000-2005

Obiettivo del museo, allestito nel chiostro del Convento di San Francesco ad Amandola, è quello di fornire al visitatore l’idea della complessità delle relazioni esistenti tra gli elementi del territorio dei monti Sibillini e la loro natura sistemica. L’allestimento è pensato in modo tale da aiutare i diversi fruitori ad appropriarsi degli strumenti fondamentali per riconoscere immediatamente i segni del paesaggio, distinguerne i diversi ambiti, le analogie e le differenze, per individuarli direttamente sul territorio.

Il museo è articolato in tre sezioni, che vanno dalla trattazione dei Sibillini secondo l’immaginario diffuso, a quella delle trasformati portate dalle attività umane, fino a considerare il progetto di vita che la popolazione dei Sibillini può ipotizzare a partire dall’esistenza dell’area protetta.

Il linguaggio utilizzato, dovuto soprattutto alla necessità di scollegare l’allestimento dall’involucro edilizio fortemente storicizzato, ha un vocabolario fatto di macchine lignee, apparati meccanici da consultare attraverso una sollecitazione manuale.

Il percorso espositivo è stato concepito come uno spazio flessibile, intendendo il museo non come un insieme di teche blindate, ma come una struttura viva, in grado di rinnovarsi al passo con le attività laboratoriali da svolgere al suo interno. Nell’ottica più generale di appartenenza ad una rete di strutture del Parco dei Sibillini, abbiamo ritenuto opportuno definire un taglio che, pur mantenendo l’ampiezza già insita nel titolo iniziale, dia a questo allestimento il significato di indice delle tematiche rintracciabili.

Queste tematiche quindi rimangono sviluppabili monograficamente, sia, in fase di gestione, in altre sezioni dello stesso museo, sia in altri eventuali allestimenti del Parco.