Videoistallazioni FdS

Committente: Il Festival delle Storie

Per ogni edizione del Festival delle Storie sono state realizzate scenografie e videoinstallazione incentrate sui temi che hanno caratterizzato le diverse giornate.
Per l’edizione 2014 il filo conduttore erano le carte dei tarocchi (utilizzate come opportunità per raccontare una storia, per trasmettere un messaggio sociale e culturale).
Così l’appeso rappresenta la precarietà della nostra vita; la ruota (dedicata alla bicicletta) è anche la fatica e la forza di cambiare la situazione; la carta dell’imperatore rovesciata è il potere che perde saggezza, che si incarta in sé stesso, che si chiude e diventa casta ed è il muro da superare; l’alchimista è colui che cerca la cura, un sognatore, un mago, un individuo che si muove ai confini dell’impossibile.

Il cavaliere errante è stato immaginato come il navigante che viaggia di porto in porto, tuffandosi nel coacervo di genti e di umanità, nell’incrocio in cui si sviluppano traffici e storie e dove la vita trova riparo ed energia.
Solo così si può ritrovare ed esportare la bellezza, le stelle, il nostro patrimonio perduto, quello che portò le modelle della Valcomino a Parigi, quando Parigi era la capitale della Bèlle Epoque. Bellezza di carne e terra. Bellezza da tutelare e far conoscere al mondo. Approdare.

Con il coraggio dei nostri nonni che non si sono arresi davanti a Ellis Island, creando quel continente immaginario che è la cultura italoamericana. L’America come speranza, come illusione, come nuovo mondo, come nuova lingua, come qualcosa che sta a metà tra l’identità del passato e l’azzardo del futuro. Ritrovare l’America per riportarla a casa.

Il narratore è Ulisse, il viaggiatore, il ricercatore, l’anima inquieta, colui che non si sazia mai perché ha bisogno di portare lo sguardo sempre un po’ più in là.

Nel 2015 sono invece i frutti della valle di Comino gli elementi che hanno caratterizzato le giornate.

Il Fico – E’ l’immortalità, il superamento della paura della morte, la comunicazioni tra i mondi, la voce che arriva ovunque, la metamorfosi; la Mela – è il divergente, chi si ribella al potere e alle leggi della città. E’ Antigone. E’ la legge degli uomini che resiste alle follie del legislatore.

E’ il sambuco nero, la visciola, l’uva maturano, la susina e il gelso… ma i frutti rappresentano anche quello che si raccoglie dopo la semina.